Le parole di Benedetto XVI riguardo all’uso del profilattico in Africa hanno suscitato un vespaio di polemiche, la cui eco non si è ancora placata. Addosso al pontefice sono arrivate le critiche di mezzo mondo, ma la benedizione di Berlusconi: “Il Papa è coerente col suo ruolo”, mentre in campo avverso Franceschini ritiene “indispensabile e da diffondere” l’uso del preservativo in tutti i paesi del Terzo Mondo (per fortuna era cattolico…).
La prima pagina di Le Monde ha pubblicato una vignetta satirica che illustra un Cristo sorridente e gioviale mentre compie il miracolo della “moltiplicazione dei preservativi“, distribuendo condom a piene mani a una popolazione di africani che li accoglie a braccia aperte. Sulla stessa barca, dietro l’immagine di Gesù, c’è un rassegnato Benedetto XVI che commenta: «Che volete che sia!». A poppa, un Mons. Williamson (il vescovo negazionista lefebvriano al quale il Papa ha revocato la scomunica) che commenta: «…e poi l’Aids non è mai esistito».
Dove andremo a finire?
Verso il meglio…. come dice una delle leggi di Murphy: non si cade dal pavimento! La forza delle verità, per quanto crocifissa, si farà strada.
Buongiorno Paolo… ho già espresso la mia convinzione sull’argomento (e la esprimo continuamente nel mio ambiente, subendo critiche non blande… vabbè!).
Stamattina passo unicamente per salutarti.
Questo fine settimana sarò fuori casa per il classico Ritiro quaresimale.
Qualcosa mi dice che questo argomento farà comparsa nel “momento formativo”…
A presto!
Vedo che Franceschini da buon “cattocomunista” vuole preservativi per tutti… Complimenti per la coerenza!
Io cerco di rispettare le opinioni di tutti. Ma la presa di posizione di Ratzinger sui preservativi mi sembra davvero molto pericolosa ed inaccettabile.
Ciao
Se avessero fatta questa vignetta su Maometto o sui mussulmani, sarebbe scoppiata una guerra… ma i cristiani riescono a perdonare.
Purtroppo ultimamente la popolarità del Papa è in forte ribasso, ma d’altra parte lo sapevamo che a seguire Cristo il mondo ti dà addosso, e, come diceva Eliot “..sembra che la Chiesa non sia desiderata nelle campagne e nemmeno nei sobborghi, in città solo per importanti matrimoni” La società di oggi pare essere allergica a Cristo, a noi seminare, con l’aiuto della grazia del Signore, nel desiderio di seguire Cristo. Venendo a Franceschini mi si permetta una facezia: mi sembra giusto sostenga i preservativi visto che è una testa di c…o . non vogliatemene per quest’ultima frase e… preghiamo sempre l’uno per l’altro.
Mi permetto di intervenire, visto che il Papa ha dimostrato coraggio ed è opportuno, in questo caso, che si sia posto contro corrente. Interessantissimo in proposito un dato che ha riportato Giuliano Ferrara qualche giorno fa: nello stato di Washington la percentuale di malati di AIDS è del 3%. Nell’Uganda (mi pare, o in un altro stato africano) la percentuale è del 3%.
Come a dire che, anche dati alla mano, non è il preservativo la soluzione: e non è neppure l’educazione sessuale, intesa come la si intende oggi. Certo nel nostro stato di diritto occidentale ormai è difficile fare breccia negli spiriti delle persone, lobotomizzate da talk show e reality, e far passare un messaggio diverso di sessualità. Ma in Africa, che sotto questo punto di vista insieme alla povertà può vantare una maggiore “purezza” spirituale, allora forse un insegnamento come quello dettato dal Papa non è più tanto assurdo.
Benedetto XVI è un grande uomo, molto più di contenuti del suo predecessore e per questo meno compreso. Ma non per questo la nostra identità di cristiani non può uscirne rafforzata.